Mal d’orecchio: quando si manifesta?
Si parla di otalgia, cioè mal d’orecchio, in riferimento a un fastidio molto comune tra adulti e bambini. Parliamo di un dolore che varia in base alla persona: può essere continuo, insopportabile, intermittente, pulsane o sordo. Può essere causato dall’organo stesso (in tal caso si parla di otalgia primaria) oppure può dipendere da un fattore esterno all’orecchio (si parla, allora, di otalgia secondaria). L’otalgia primaria può derivare da cause meccaniche (come tappi di cerume, presenza di corpi estranei nell’orecchio o qualche trauma) o infettivo-infiammatorie (herpes zoster, candidosi, mastoidite acuta, otite e otomicosi). L’otalgia secondaria può derivare da diverse tipologie di disturbi, come: bronchite, esofagite, faringite, nevralgia del trigemino, ostruzione nasale, problemi dentali (come ascessi, bruxismo e parotite), tonsillite, tumore alla laringe. Quando, invece, il dolore all’orecchio non dipende da una causa specifica, si può parlare di otalgia idiopatica.
Quali rimedi adottare
Chi soffre di mal d’orecchio deve contattare un otorino, cioè lo specialista dei disturbi dell’orecchio: questi sarà in grado, dopo una approfondita visita, di stabilire quale sia l’origine del dolore e individuare il percorso terapeutico adeguato al caso specifico. In farmacia è possibile trovare numerosi rimedi utili, in base alla causa del problema: gli antibiotici combattono l’infezione batterica; agli antivirali servono a debellare i virus; aspirina e ibuprofene possono essere utilizzati per alleviare il dolore, mentre il paracetamolo serve ad abbassare la temperatura. Un altro metodo utile a calmare il dolore dell’orecchio consiste nell’applicazione di impacchi caldi sulla zona in cui si avverte il fastidio.